SAN GIORGIO: Dopo due anni, finalmente si ricomincia!

Il San Giorgio raccontato dalla squadriglia delle Koala del Somma Lombardo 1

Passati due anni ad attendere con ansia, il 30 aprile 2022 il San Giorgio è finalmente tornato. Insieme ad altri sette reparti, provenienti da tutta la provincia di Varese, ci siamo incontrati a Tradate per celebrare insieme il patrono degli scout. Ci siamo sfidati tra noi, con l’obiettivo di conquistare la fiamma di zona.

I reparti della zona Varese riuniti per il San Giorgio

Sabato

Il raduno è iniziato con un momento di preghiera, al cui termine siamo stati divisi in sottocampi. Ci siamo spostati negli spazi dedicati a ogni gruppo, dove abbiamo montato i rifugi per la notte e iniziato a presentarci. Nonostante inizialmente fossimo preoccupati perché tra di noi non ci conoscevamo, abbiamo subito fatto amicizia.

Successivamente ci è stato presentato il tema di quest’anno: l’orienteering. Attraverso alcuni giochi ci sono state spiegate le conoscenze base per affrontare la prima sfida. Questa consisteva nell’individuare dieci punti su una mappa, grazie a un calcolo delle distanze e degli azimut forniti, nel minor tempo possibile. Ci siamo tutti messi in gioco per completare il più velocemente possibile la prova e guadagnare punti nella classifica generale. Seppur a primo impatto ci era sembrata una semplice sfida, abbiamo riscontrato tutti alcune difficoltà, tanto che alcune squadriglie non sono riuscite a completare la prova in tempo.

Dopodichè abbiamo avuto del tempo libero, che abbiamo sfruttato per confrontarci sulla gara e per consolidare le amicizie nate. La cena è trascorsa tra chiacchere e risate; una volta conclusa ci siamo uniti ad altri sottocampi per un momento di preghiera. La nostra giornata è terminata con il bivacco, tra giochi e canti. È stato un momento molto significativo per noi, perché finalmente, dopo due anni passati separati, abbiamo potuto rincontrarci per fare ciò che amiamo.

Domenica

A seguito di una lunga notte, ci siamo svegliati alle 7:30. Dopo aver fatto colazione abbiamo smontato i rifugi e preparato l’occorrente per la gara del giorno e ci siamo spostati al punto di partenza. L’obiettivo della sfida era quello di raggiungere gli otto punti contrassegnati all’interno del Parco Pineta sulla mappa che ci era stata consegnata. Per conquistare alcuni di essi dovevamo affrontare delle brevi sfide, che ci facevano guadagnare o perdere minuti preziosi in base all’esito finale.

Divisi in squadriglie, ci siamo tutti incamminati per raggiungere il più velocemente possibile il traguardo. Il percorso era lungo e faticoso, nonostante questo, però, quasi tutti sono riusciti a completare l’itinerario. Nonostante la stanchezza dovuta alla gara, tutto ciò a cui pensavamo era l’imminente premiazione. L’attesa era più snervante del solito perché finalmente la fiamma veniva riassegnata dopo tanto tempo.

La classifica ha visto al terzo posto le Aquile del Luino 1, al secondo le Koala del Somma Lombardo 1 e , come vincitori, i Leopardi del Tradate 1. Come a ogni San Giorgio, incontrarsi tutti insieme è stato memorabile. Quest’anno ancora di più, data la lunga attesa di questi due anni. Durante questo periodo la voglia di rincontrarsi si è moltiplicata, rendendo unica questa esperienza.

Intervista ai protagonisti

Come ci si sente a tornare a fare attività tutti insieme?

Dopo tanto tempo passati separati, non vedevo l’ora di questo San Giorgio. È sempre bello stare insieme condividendo bellissimi momenti.                                                                                       -Filippo

Sono molto emozionato, non vedo l’ora che arrivi domani per vincere la fiamma.                                                                       -Andrea

Qual è il rapporto all’interno della squadriglia?

Siamo molto uniti, come pane e marmellata! Ogni tanto c’è qualche discussione, ma insieme riusciamo ad affrontare ogni sfida.                                       -Pantere, Gallarate 1

Andiamo molto d’accordo e non litighiamo quasi mai. Non potremmo chiedere di meglio.                     -Cobra, Lago di Varese 7

Cosa ti aspetti da questo San Giorgio?

Mi aspetto di divertirmi molto e recuperare tutto il tempo perso durante la pandemia. Spero anche di fare nuove conoscenze.                   -Sofia

Mi aspetto di imparare qualcosa di nuovo da tutti, ma soprattutto di vincere la fiamma.                                                                        -Sara

Vorrei sperimentare qualcosa di nuovo e tornare a casa sfinito               -Luca

Come è andata la gara?

Molto bene, ci siamo divertite molto e siamo soddisfatte. Abbiamo aspettative molto alte.           -Koala, Somma Lombardo 1

Abbiamo corso gran parte del tempo, siamo esausti ma molto fiduciosi.                                                                  -Leopardi, Tradate 1

Ci siamo perse più volte, ma tra qualche canto siamo riuscite ad arrivare al punto di arrivo.                       -Volpi, Somma Lombardo 1

I vincitori, Leopardi del Tradate 1

Cosa vi ha portato a vincere secondo voi?

Siamo molto uniti e volevamo tutti vincere. Abbiamo corso tantissimo, infatti ora siamo esausti.

Cosa si prova ad aver vinto?

Siamo molto orgogliosi e soddisfatti. Siamo felici di aver portato in alto il nome del Tradate.

- Squadriglia Koala, Somma L.do 1

Varese 1: per l’Inclusione

Il gruppo scout Varese 1 quest’anno ha lavorato sull’inclusione a tutte le età e a tutti i livelli. Il racconto delle azioni intraprese.

“Inclusione”, quante volte ne abbiamo sentito parlare, questa semplice parolina ha fatto irruzione nella nostra vita alle elementari: “In matematica l’inclusione è la relazione fra due insiemi, quando ogni elemento di un insieme fa parte dell’altro”. Il gruppo scout Varese 1 quest’anno punta ad avere una buona media in materia e l’inclusione pare essere il suo argomento preferito.

Il Branco

Partendo dai più piccolini; il branco ha accolto una bimba senegalese di religione mussulmana. Integrandola e insegnando a lei e agli altri lupetti che la diversità non è un difetto ma un pregio.

Il Clan

Anche i ragazzi del clan, hanno affrontato tutto un capitolo (l’argomento che si sceglie di trattare ogni anno) a tema: ISLAM.
I primi stereotipi sono stati subito demoliti: dal “I Mussulmani sono terroristi” al “le Donne portano il velo per obbligo”…


Abbiamo incontrato due ragazze di circa diciotto anni con famiglia mussulmana, la prima con i genitori praticanti e la seconda no, entrambe ci hanno fatto capire che la religione è fortemente influenzata dalla cultura in cui si pratica, le somiglianze fra corano (il loro testo sacro) e la Bibbia sono infinite.

[…]ci hanno fatto capire che la religione è fortemente influenzata dalla cultura in cui si pratica, le somiglianze fra corano (il loro testo sacro) e la Bibbia sono infinite.

Abbiamo anche visitato la moschea, o meglio la saletta di preghiera di Varese in via Giuseppe Giusti (dietro i frati di viale Borri) non sapevate della sua esistenza, vero?
Ci hanno accolto con dei buonissimi datteri e ci hanno spiegato nel dettaglio il significato dei cinque pilastri, del corano e abbiamo avuto la fortuna di assistere alla preghiera serale.
Il nostro obbiettivo finale è stato trovare un’attività che potesse includere loro e chi come noi all’inizio non ne sapeva niente.
Dopo aver somministrato dei questionari ai nostri conoscenti per raccogliere informazioni sull’Islam, abbiamo girato un video contenente le risposte dei questionari e le risposte che avremmo dato noi come scout e quelle dei giovani mussulmani italiani.
“I giovani musulmani italiani?” vi chiederete, si tratta di un’associazione di promozione no profit, autonoma e indipendente; fondata nel settembre 2001 da alcuni giovani mussulmani, ha come obbiettivo quello di dare risposte ai problemi che i ragazzi incontrano nella loro vita. Prima del video finale ci hanno permesso di partecipare ad una delle loro riunioni per darci l’opportunità di conoscerli al meglio!

Il Gruppo Varese 1

Poi c’è lui! Thompson! Un ragazzo nigeriano, venuto in Italia giovanissimo dal futuro ignoto, insieme a lui abbiamo costruito un percorso di integrazione e lo abbiamo raccontato attraverso una lettera al giudice del tribunale a cui ha fatto ricorso per richiedere il permesso di soggiorno.
Quel ragazzo che con noi ha scoperto lo scoutismo e che alla prima uscita faceva colazione con un barattolone di maionese e ci guardava con sguardo sospetto, oggi ha ritrovato una speranza ottenendo il permesso umanitario. Ha lasciato da poco il nostro gruppo per ripartire ma il suo coraggio ci regala un sorriso ogni volta.

Il Reparto

Ma i ragazzi del reparto? Sia la squadriglia Volpi che le Cicogne si sono date da fare a riguardo. Le Volpi hanno deciso di passare una giornata con due famiglie: una armena e un’altra iraniana e tre ragazzi africani ospitati a Luino.
La mattina hanno giocato con i bambini e sebbene la lingua fosse differente sono bastate le emozioni di quella giornata per unirli. Stanno continuando il loro percorso partecipando a dei pranzi organizzati dall’associazione Covo con l’intento di unire, con giochi e canti, i ragazzi di Varese e i migranti.
Le Cicogne prevedono di collaborare con alcune associazioni del territorio che si occupano di disabilità: un altro tipo di integrazione che viene spesso omessa, spero di poterne parlare in futuro a impresa terminata. Insomma, l’inclusione per quanto sia scontata a volte può fare la differenza e noi come gruppo ci impegniamo a non dimenticarlo mai.

I ragazzi del Clan del gruppo scout Varese 1

“Se ciò che io dico risuona in te, è semplicemente perché siamo entrambi rami di uno stesso albero”

William Butler Yeats
Francesca - Clan Varese 1