Tra fede e strada, cammino e preghiera

La comunità di Clan “Nuovi orizzonti” del gruppo Gallarate 1, ci racconta i tre giorni vissuti in route di Pasqua

In data 14 Aprile, ore 6.45 il Clan nuovi orizzonti del Gallarate 1 si è dato ritrovo in stazione pronto a partire e a vivere la route di pasqua. Questa route sarebbe durata fino al 16 sera tardi. Ovviamente, visto il periodo dell’anno e la ricorrenza della pasqua, il nocciolo di questi tre giorni è stato la fede. Abbiamo comunque ritenuto fosse cosa buona vivere della strada, siamo quindi partiti dalla stazione di Lierna con l’obiettivo di raggiungere Colico.  

L’inizio della strada

La strada si è presentata con una salita in grado di mettere in difficoltà alcuni membri della comunità, e di conseguenza è da subito stata capace di farci riflettere sui nostri limiti e a porci in una condizione di aiuto reciproco.
Dopo la sosta del pranzo, la salita ci è stata nuovamente compagna fino a quando abbiamo raggiunto la prima tappa dove avremmo dovuto pernottare.
Verso sera c’è stato il primo vero momento di fede significativo, percorrendo le tappe del triduo pasquale, si è cominciato con la lavanda dei piedi. Abbiamo poi proseguito con del deserto personale accompagnato da alcuni spunti per riflettere. Questo momento ha visto protagonista ogni membro della comunità, in particolare i ragazzi prossimi alla partenza considerando la scelta di fede che sono chiamati a maturare.
La sera abbiamo vissuto attimi preziosi per la comunità stando attorno a un vivido fuoco di bivacco, accompagnato da bans e canzoni.

Le difficoltà vissute

Il giorno seguente è subito cominciato con delle complicazioni dovute a errori di calcolo sul percorso. Non ci siamo persi ma ancora una volta alcuni di noi si sono ritrovati in difficoltà.
Nel pomeriggio, sempre mentre camminavamo, abbiamo vissuto il secondo momento di fede, ovvero la via crucis. L’impostazione è stata che durante il cammino ci si fermava per poter riflettere attraverso testi e altri spunti. E’ stata nostra compagna durante la strada anche una croce, costruita da noi il giorno prima, sulla quale alla conclusione abbiamo piantato dei chiodi, rappresentanti quelli che per noi sono i mali nel mondo.
Le difficoltà però non erano concluse, in quanto gli errori di calcolo della strada ci hanno costretti a dover mandare alcuni tra i nostri più veloci in avanti, in modo che potessero recuperare le chiavi del posto in cui avremmo dovuto dormire. Si sono quindi staccati due ragazzi che, nel mentre procedevano a camminare, hanno notato alcune fiamme in lontananza. I due si sono subito allarmati e, una volta andati a controllare, hanno appurato ci fosse un incendio. Dopo aver tentato di estinguere le fiamme, hanno chiamato i soccorsi. Arrivati i soccorsi e vista la situazione calmarsi hanno potuto procedere, fino a raggiungere l’ultimo posto in cui avremmo dormito.
Una volta che la comunità tutta si è riunita, la stanchezza era, giustamente, palpabile. Abbiamo quindi deciso di cenare subito per proseguire con l’ultimo momento dedicato al triduo, nel quale abbiamo pregato accompagnandoci con il testo del Vangelo, e nel momento in cui si è annunciata la morte di Gesù abbiamo simbolicamente spento il fuoco.

Il ritorno

La giornata seguente si è sviluppata senza particolari intoppi. Abbiamo raggiunto Colico verso il tardo pomeriggio, avendo anche la possibilità di stenderci sulla riva del lago, e vivere uno degli ultimi momenti di comunità per questi tre giorni. Il ritorno è stato sempre in treno e una volta arrivati a Gallarate abbiamo partecipato alla veglia in chiesa, un modo giusto per concludere la nostra route di fede.

-Riccardo e Rachele Clan Gallarate 1

Gruppo Scout Tradate 1: ecco come affrontiamo il COVID-19

Ecco come il gruppo scout Tradate 1 affronta il periodo di quarantena: attività online e preparazione comunitaria alla Pasqua

Come tutti ormai sanno stiamo vivendo un periodo di emergenza, in cui non si può uscire di casa e di conseguenza non si possono vedere gli amici, non si può fare sport, non si possono fare le attività che si facevano prima… Insomma, una vera e propria clausura.

Ma noi scout non ci fermiamo mica per un piccolo virus!

Infatti, ogni branca continua a portare avanti le proprie attività anche se con qualche modifica.

Partiamo dai più piccoli: i Lupetti

Nonostante la loro giovane età, i lupetti portano avanti le loro attività scout sempre con il sorriso e la gioia di fare. I loro capi ogni settimana propongono varie missioni tra cui scegliere e poi li invitano a documentarle con filmati e foto sul gruppo per condividerle con tutti.
Inoltre, stanno portando avanti il loro periodo di caccia, documentando sempre, con foto o video, le loro prede. Le più gettonate sono dolci e ricette di cucina e giochi da fare in famiglia.

Il Reparto…

Anche le guide e gli esploratori, membri del reparto, hanno delle sfide settimanali che devono documentare con video e foto. E ognuno di loro porta avanti le proprie specialità.
Per i più grandi del reparto, i capi hanno proposto un’attività su come utilizzare al meglio la tecnologia, soprattutto in questo momento che la usiamo per fare molte cose.
Le squadriglie ogni due settimane si trovano su piattaforme digitali per svolgere la loro riunione e portare avanti la specialità di squadriglia.

… e il Clan

Infine, c’è il clan/fuoco (di cui faccio parte anch’io).
Noi ci troviamo settimanalmente su zoom per svolgere la nostra riunione virtuale e dedicarci alle attività. Nonostante la distanza proseguiamo le attività del capitolo che quest’anno è dedicato a droga e prostituzione. E’ un argomento che ha coinvolto tutti, che vogliamo ancora approfondire e a cui dedichiamo una parte dell’anno portando spunti di riflessione e preparando a turno attività per gli altri membri del clan.

Il clan in partenza per il campo invernale 2019.
Il clan in partenza per il campo invernale 2019.
Il nostro cammino di fede

Per quanto riguarda il cammino di fede, il nostro gruppo scout Tradate 1 ha organizzato per il triduo pasquale momenti di riflessione individuali o familiari.
In maniera tutta particolare quest’anno Gesù si avvicina a noi e ci dice in totale confidenza: ”Farò la Pasqua da te!”. Il Maestro vuole entrare profondamente dello spazio e nel tempo della nostra vita familiare e noi gli rispondiamo solleciti come discepoli:” Faremo come tu dici! Prepareremo la Pasqua!”.

E’ così che giorni tristi e pesanti possono diventare giorni di dono e di Grazia, e un tempo di solitudine propizio per intensi rapporti umani.

Silvia - Clan Tradate 1